Abbiamo deciso finalmente, data anche la grande richiesta dei
nostri clienti, di proporre il nostro caffè verde allo stato naturale
(ossia sotto forma di semi) dalle stesse piantagioni da noi selezionate
di altissima qualità arabica che utilizziamo per la vendita del caffè in
grani torrefatto.
La preparazione con tali semi è
comunque relativamente semplice in quanto è sufficiente pestare i semi
in un mortaio o utilizzare un tipo di macinino con lame robuste fino a
ridurli in sottili granelli. Aggiungere infine acqua calda ma non
bollente (80 °C è la temperatura ideale) e quindi filtrare dopo pochi
minuti di infusione.
Ogni nostro caffè verde
monorigine, avrà quindi le sue caratteristiche uniche e peculiari sia
nel gusto e le relative proprietà organolettiche, che per i benefici
alla propria salute (vedi note in calce).
L'immagine, qui inserita, rappresenta fedelmente questa tipologia di monorigine di caffè.
Le proprietà del caffè verde e le principali differenze con il classico.
Il
nostro caffè verde è ovviamente della stessa qualità di caffè che
vendiamo come tostato, qualità eccelsa arabica 100% tra le monorigini da
noi proposte: quindi caffè crudo, ossia non torrefatto ed è per questo
motivo che non possiede il caratteristico colore marrone scuro ma è
verde, così come loi sono i semi al naturale.
Il colore non è
però l’unica differenza tra il classico caffè, presente quotidianamente
nella nostra dieta, e il caffè verde; il processo di torrefazione,
infatti, modifica molte proprietà del seme.
Prima differenza
tra tutte è sicuramente la quantità (ma anche la “qualità”) di caffeina
contenuta, minore rispetto al caffè tostato, così come è diversa anche
la forma in cui questa caffeina si presenta: nel caffè verde, infatti,
la caffeina non è libera, bensì legata all’acido clorogenico (un potente
antiossidante) con cui forma il clorogenato, da questa caratteristica
chimica ne deriva un assorbimento molto più lento da parte delle mucose e
un tempo di permanenza nel flusso ematico molto più lungo.
In
pratica, assumendo una tazzina di caffè classico, il picco ematico del
valore di caffeina si raggiunge in circa mezz’ora e tale quantità viene
eliminata in tempi brevi, assumendo invece caffè verde, l'assorbimento è
molto più lento, quindi non si raggiungono picchi ematici molto elevati
di caffeina (che però rimane in circolo per molto più tempo e ciò si
traduce in un’azione della caffeina che dura più a lungo).
Un’altra
differenza è la quantità di polifenoli strong ,contenuta nei semi crudi
che risulta maggiore rispetto a quella contenuta nel caffè torrefatto,
in quanto il processo di tostatura provoca una diminuzione di questi
principi attivi, soprattutto dell’acido tannico e dell’acido ferulico.
Lo
stesso discorso vale anche per le vitamine (in prevalenza vitamine del
gruppo B) e i sali minerali, che risultano presenti in maggiori quantità
nel caffè verde.
Ultima differenza, ma non per importanza, è
il pH ossia il valore di acidità/basicità di un alimento: il caffè verde
non lavorato ha un valore di pH intorno a 5 mentre il pH del caffè
tostato oscilla tra 3 e 3,5, di conseguenza il valore del caffè verde è
molto più vicino alla
neutralità (che equivale a 7), e da ciò ne deriva un minore effetto lesivo sulla mucosa gastrica.
I 4 benefici legati all'assunzione del caffè verde crudo.
Questi
i risultati di recenti ricerche che hanno dimostrato come questo caffè
apporti moltissimi benefici, senza però causare i vari effetti
collaterali dovuti all’assunzione di grandi dosi di caffeina quali
tachicardia, ipertensione o attacchi d’ansia.
In particolare sono 4 i principali benefici legati all’assunzione del caffè verde:
Metabolismo dei grassi:
il
caffè verde possiede delle molecole, le metil-xantine, che hanno
un’azione lipolitica, cioè hanno la funzione di liberare gli adipociti
(cellule che contengono i lipidi) dagli acidi grassi; in altre parole
sono delle vere e proprie molecole “brucia-grassi”; tuttavia questi
acidi grassi liberati devono essere metabolizzati dall’organismo, e per
fare questo è indispensabile associare un’attività fisica aerobica che
metabolizzi al meglio queste sostanze, in caso contrario, infatti,
l’organismo riporterà gli acidi grassi nuovamente all’interno degli
adipociti, vanificando l’azione lipolitica del caffè verde.
Controllo della Glicemia:
grazie
al controllo dei livelli di zucchero nel sangue attraverso due diversi
meccanismi. L’acido clorogenico, contenuto in grandi quantità nel caffè
verde inibisce un enzima chiave del processo di regolazione della
glicemia (glucosio 6-fosfatasi) riducendo il processo di trasformazione
del glicogeno in glucosio che avviene nel fegato. Nel secondo meccanismo
di controllo il caffè verde agisce direttamente sulle cellule della
mucosa intestinale, inibisce l’assorbimento intestinale degli zuccheri
con un’azione diretta e, in pratica, un minore assorbimento si traduce
in un minore valore di glucosio nel sangue. Per questi motivi il caffè
verde è un ottimo integratore per persone affette da diabete o da
patologie correlate ad alterati livelli di glicemia.
Azione Antiossidante:
Il
caffè verde è un antiossidante 4 volte più potente del the verde,
grazie alla presenza di acido clorogenico. Infatti esso neutralizza i
radicali liberi presenti nell'organismo umano, contrastando la
degenerazione cellulare, e lo sviluppo di malattie croniche come il
cancro.
Azione Antinfiammatoria:
L’acido
clorogenico viene metabolizzato e trasformato nell’intestino in acido
caffeico, una molecola dalla forte attività antinfiammatoria; questa
funzione aiuta a contrastare l’insorgenza di molte patologie e di
alcuni tumori.
Effetto dimagrante:
La
preferenza della bevanda è tuttavia riposta soprattutto nelle donne
grazie all’effetto dimagrante. In particolare, i principi attivi
contenuti
negli estratti del caffè verde sono molto utili se assunti nell’ambito
di una dieta ipocalorica volta alla perdita di peso corporeo.